Attività estive
Cortina d’Ampezzo è un vero paradiso per le più svariate attività estive. Gli amanti del trekking e delle vie ferrate avranno a loro disposizione una vasta scelta, e non mancano neppure spettacolari itinerari per i bikers.
La zona delle Tofane può vantare la presenza di alcune vie ferrate considerate a ragione tra le più belle delle Dolomiti, oltre ad una fitta rete di sentieri adatti sia ai principianti che ai più esperti, ed il rifugio Duca d’Aosta è la base ideale per chi desidera trascorrere alcuni giorni in montagna a pochi passi dalle bellezze ed emozioni offerte da questi percorsi storici e/o naturalistici. Riportiamo qui sotto un breve elenco delle ferrate ed escursioni presenti nell’area delle tre Tofane.
Vie Ferrate
Le vie ferrate sono percorsi attrezzati con cavi metallici, scalette, e altri ancoraggi fissi come ad esempio passerelle di legno e ponti sospesi. Cliccando sul seguente collegamento troverete tutte le informazioni sulle vie ferrate.
Qui di seguito un elenco delle vie ferrate facilmente accessibili dal rifugio Duca d’Aosta.
Tofana di Mezzo
- Sentiero ferrato Olivieri: facile. Descrizione Sentiero Olivieri.
- Ferrata Giuseppe Olivieri: difficile.
- Ferrata Gianni Aglio e Cima Tofana: difficile.
Tofana di Rozes
- Ferrata Lipella: media difficoltà.
- Grotta di Tofana: facile.
Dal rifugio Duca d’Aosta la via più breve per visitare la Grotta di Tofana si ha percorrendo dapprima il Sentiero Ferrato Astaldi (vedi sotto) e successivamente guadagnando la base dell’imponente Tofana di Rozes ed affiancandola fino a trovare le indicazioni per la Grotta di Tofana. Descrizione. - Scala del Minighel: media difficoltà, molto esposto.
Si tratta della prima via ferrata costruita a Cortina d’Ampezzo e nacque nel lontano 1907 grazie all’ingegno di Luigi Gilarduzzi Minighel.
Permette il collegamento tra la Val Travenanzes e il Majarié (nei pressi del rifugio Giussani). Consigliamo di percorrerla in salita. Descrizione ferrata Scala del Minighel.
Tofana Terza, o di Dentro
Ferrata Formenton: media difficoltà.
Sentiero Astaldi
Sentiero ferrato Maria Luisa Astaldi: facile.
Si tratta di un facile sentiero attrezzato che si sviluppa su una cengia che attraversa uno strato Raibliano, caratterizzato da rocce rosse, grigie, verdi e viola, estremamente interessante dal punto di vista geologico oltre che paesaggistico.
Incamminarsi sul sentiero n.420 che sale al rifugio Pomedes, fino ad incontrare sulla sinistra (sud-ovest) le indicazioni per il rifugio Dibona e/o sentiero ferrato Astaldi. Descrizione Sentiero Astaldi.
Ra Bujela
Via ferrata Maria e Andrea Ferrari: media difficoltà.
Questa via ferrata sale su “Ra Bujela” (l’ago in dialetto ampezzano), il più settentrionale dei due enormi monoliti in mezzo ai quali passa la seggiovia che dal Duca d’Aosta porta al rifugio Pomedes.
Dal rifugio Duca d’Aosta si risale per circa 100 m la pista Vallon, per poi deviare a sinistra e raggiungere in due minuti la base del torrione, dove si trova l’attacco.
Il percorso è intitolato “Via ferrata Maria e Andrea Ferrari”, e permette di salire su Ra Bujela grazie all’ausilio di funi in acciaio, due passerelle ed alcuni pioli che ne agevolano la salita nei punti più ripidi. Descrizione.
Ra Pegna
Via ferrata Ra Pegna: facile.
Questa divertente e facile via ferrata sale invece su Ra Pegna, il monolite che insieme a Ra Bujela si innalza ai lati dello Schuss, il ripido canalone dove in inverno sfrecciano velocissime le atlete che si contendono la Coppa del Mondo di discesa libera.
Dall’arrivo della prima seggiovia risalire per circa 150 metri la pista da sci che si trova tra Ra Pegna e Ra Bujela, rimanendo quindi sulla sinistra della seggiovia che porta al rifugio Pomedes, fino a trovare la segnaletica che ci indirizza all’attacco della via ferrata. Descrizione.
Escursioni
Le escursioni ed i sentieri che si snodano nel massiccio montuoso delle Tofane sono davvero molte, e per questo motivo ci limitiamo a segnalare in questa sede solo alcuni di questi percorsi. Inoltre, qui al rifugio siamo in grado di fornirvi tutte le informazioni necessarie per pianificare la vostra gita.
I più curiosi troveranno comunque nelle librerie una ricca bibliografia che tratta l’argomento.
Dal Duca d’Aosta al Lago Ghedina
Facile escursione che dal rifugio Duca d’Aosta ci porta al Lago Ghedina.
Dal rifugio scendere a Piè Tofana lungo il “Sentiero dei Camosci”. In questa zona, fortunati osservatori possono avvistare i camosci che abitano la zona.
In alternativa scendere in seggiovia. Incamminarsi lungo la comoda stradina sterrata (sentiero n.410) in direzione nord. Questa passeggiata è dedicata a Indro Montanelli, che amava percorrerla quando soggiornava a Cortina.
Dopo una prima parte pianeggiante, il sentiero scende fino al Lago Ghedina, splendido specchio d’acqua nascosto nel bosco. Sulle sponde dello splendido specchio d’acqua fa bella mostra di sé un elegante ristorante.
Da qui lungo la strada asfaltata (ma poco trafficata) si risale a Piè Tofana.
Giro della Tofana di Rozes
Dal rifugio scendere lungo la strada carrabile fino a quando si incontra la strada asfaltata. Da qui deviare a destra e portarsi al rifugio Dibona. Salire quindi fino alla base della parte della Tofana di Rozes e prendere il pressoché pianeggiante sentiero n. 404. Fin qui è possibile arrivare con percorso più breve sfruttando il sentiero attrezzato Astaldi (che però un sentiero ferrato, se pur facile).
Continuare fino alla Forcella Col dei Bos e scendere lungo la Val Travenanzes fino al Cason de Travenanzes (quota 1965m). Deviare ora a destra (est) ed imboccare il sentiero n.403 che risale il Majarié e conduce al rifugio Giussani.
Dal Giussani scendere fino al rifugio Dibona da dove si ritorna nuovamente al rifugio Duca d’Aosta (anche in questo caso, è più comodo scendere dal Giussani solo fino al Sentiero Ferrato Astaldi, percorrerlo e riguadagnare il Duca d’Aosta). Descrizione.
Cima Tofana di Rozes – 3225 m
Escursione di media difficoltà.
Il panorama che si gode dalla vetta della Tofana di Rozes è indescrivibile e senza eguali. La salita alla cima della Rozes, se fatta in condizioni meteo ottimali, non presenta difficoltà di rilievo. Non è però un percorso adatto a principianti, ma richiede una certa esperienza e il saper muoversi con disinvoltura su terreno montano.
Dal rifugio Duca d’Aosta portarsi al rifugio Giussani e da qui seguire le evidenti tracce di sentiero che portano in vetta. La discesa si svolge lungo lo stesso percorso fatto in salita.
Cengia Paolina
Difficile, per esperti! Impegnativa escursione lungo le cenge e le terrazze che solcano il versante di Val Travenanzes della Tofana di Dentro. Il percorso è molto lungo, non è sempre ben segnalato e richiede esperienza. Considerate la possibilità di farlo con una guida alpina.
Questo itinerario si sviluppa in un ambiente grandioso e suggestivo, seguendo in gran parte i percorsi di guerra dei soldati italiani ed austriaci che quassù scrissero una triste pagina della nostra storia.
Dal Rifugio Giusani, tenendosi ai piedi della Punta Giovannina, si raggiunge la cengia Sabelli. Si prosegue sulla cengia, aggirando la Nemesis. Qui la cengia è alta quasi 700 m. sulla Val Travenanzes e, pur espostissima, offre un agevole transito. Si prosegue per ghiaioni fino a raggiungere i piedi dell’ormai quasi scomparso Ghiacciaio di Potofana. Abbassandosi leggermente e continuando per un’altra cengia si arriva infine agli Orte de Tofana e alla forcella del Valon de Ra Ola. Percorrere ora il lungo e ripido Canalon de Ra Ola, dal cui termine si prosegue fino a Fiames – Cortina.
Mountain Bike
Chi ama le due ruote troverà nella zona delle Tofane più di un percorso meritevole d’attenzione. Infatti, il Cortina Bike Park Dolomiti si inserisce nel circuito dei Bike Park Veneto e si sviluppa nella zona di Socrepes e in Tofana.
Le mountain bikes possono essere trasportate dalla funivia Freccia nel Cielo che da Cortina sale al Col Drusciè, e già qui troverete un interessante e tecnico Bike Park. Dal Col Drusciè scendere a Piè Tofana salire in seggiovia al Duca d’Aosta (la seggiovia trasporta le bici). Dal Duca d’Aosta ci sono varie possibilità: per i dettagli rimandiamo il lettore ai siti dedicati a questo argomento e alla stampa specializzata.